sabato 12 marzo 2016

CORRU MARINU


Corru marinu


In Sardegna 10.000 anni fa suonavamo anche la buccina marina, lo strumento preferito da Tritone

 La sepoltura di Beniamino, uno degli scheletri umani più antichi ( ca. 8500 a.C.) rinvenuti fino ad ora in Sardegna, scoperto nel 1985 da alcuni ragazzi in località S’Omu e S’Orku (Arbus).
Accanto ai suoi resti fu rinvenuta una conchiglia di Charonia lampas con le prime spire tagliate per consentirne l’uso come strumento a fiato.
da: La presenza umana nella Sardegna centro occidentale durante l’Olocene antico: il sito di S’Omu e S’Orku (Arbus, VS).

Link articolo ritrovamento






Suonatore de Corru marinu di Teti (Nuoro). loc. Abini


Forse anche durante il lungo periodo nuragico abbiamo continuato a usare questa straordinaria tromba, durevole più di qualunque altro materiale come il legno o il bronzo, preparata dal migliore degli artigiani: LA NATURA.
Secondo la descrizione del Prof. Liliu l'oggetto appeso al collo tramite una cordicella di pelle è un pugnale di forma insolita col suo astuccio conico di cuoio modinato a rilievi, aggiunge che C. Zervos ha confuso questo disegno con le scanalature della superficie d'una conchiglia.
Christian Zervos è lo stesso che ha salvato dall'oblio il Suonatore di corno di Genoni con una semplice foto. (vedi post).
E anche in questo caso, forse aveva visto giusto, individuando un altro importante musico nuragico



Alcune Maschere sarde tradizionali (Seui) prevedono il corno di mare, appeso con una cordicella di pelle alla maschera a destra della foto.






 


Qualche prova di suono con questo affascinante strumento neolitico



Uno strumento che non sfigura neanche in una grande orchestra jazz

Anche nella necropoli di Anghelu Ruju, Taramelli, nel 1904 individuò questo importante strumento musicale
 

Ringrazio Andrea Loddo, fine e attento osservatore (lui i bronzetti li replica) per il prezioso suggerimento





1 commento:

  1. meraviglioso... un ulteriore conferma della grandezza del popolo sardo.

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