La sepoltura di Beniamino, uno degli scheletri umani più antichi ( ca. 8500 a.C.) rinvenuti fino ad ora in Sardegna, scoperto nel 1985 da alcuni ragazzi in località S’Omu e S’Orku (Arbus).
Accanto ai suoi resti fu rinvenuta una conchiglia di Charonia lampas con le prime spire tagliate per consentirne l’uso come strumento a fiato.
da: La presenza umana nella Sardegna centro occidentale durante l’Olocene antico: il sito di S’Omu e S’Orku (Arbus, VS).
Forse anche durante il lungo periodo nuragico abbiamo continuato a usare questa straordinaria tromba, durevole più di qualunque altro materiale come il legno o il bronzo, preparata dal migliore degli artigiani: LA NATURA.
Alcune Maschere sarde tradizionali (Seui) prevedono il corno di mare, appeso con una cordicella di pelle alla maschera a destra della foto.
Uno strumento che non sfigura neanche in una grande orchestra jazz
Anche nella necropoli di Anghelu Ruju, Taramelli, nel 1904 individuò questo importante strumento musicale
da: La presenza umana nella Sardegna centro occidentale durante l’Olocene antico: il sito di S’Omu e S’Orku (Arbus, VS).
Link articolo ritrovamento
Suonatore de Corru marinu di Teti (Nuoro). loc. Abini
Forse anche durante il lungo periodo nuragico abbiamo continuato a usare questa straordinaria tromba, durevole più di qualunque altro materiale come il legno o il bronzo, preparata dal migliore degli artigiani: LA NATURA.
Secondo la descrizione del Prof. Liliu l'oggetto appeso al collo tramite una cordicella di pelle è un pugnale di forma insolita col suo astuccio conico di cuoio modinato a rilievi, aggiunge che C. Zervos ha confuso questo disegno con le scanalature della superficie d'una conchiglia.
Christian Zervos è lo stesso che ha salvato dall'oblio il Suonatore di corno di Genoni con una semplice foto. (vedi post).
E anche in questo caso, forse aveva visto giusto, individuando un altro importante musico nuragico
E anche in questo caso, forse aveva visto giusto, individuando un altro importante musico nuragico
Alcune Maschere sarde tradizionali (Seui) prevedono il corno di mare, appeso con una cordicella di pelle alla maschera a destra della foto.
Qualche prova di suono con questo affascinante strumento neolitico
Uno strumento che non sfigura neanche in una grande orchestra jazz
Anche nella necropoli di Anghelu Ruju, Taramelli, nel 1904 individuò questo importante strumento musicale
Ringrazio Andrea Loddo, fine e attento osservatore (lui i bronzetti li replica) per il prezioso suggerimento






meraviglioso... un ulteriore conferma della grandezza del popolo sardo.
RispondiElimina